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Francesca Simonetti,

Una pennellata di movimento e ricerca

Un’esplosione di colori per la galleria il Quadrivio di Grosseto che, dall’ 11 al 22 maggio, ospiterà una personale di Francesca Simonetti. Immagini e suggestioni in pittura che proporranno una idea di donna che dal figurativo va verso un mondo astratto. Nelle sue opere la leggerezza e la profondità si contrappongono e si integrano attraverso le caratteristiche sfumature dei colori e  la matericità dei fondi che lasciano ampio spazio all’immaginazione.

 

Francesca nasce sull’Amiata nel 1973, fra le sue esperienze professionali e formative più rilevanti si possono annoverare: la laurea in Scienze Politiche, l’organizzazione teatrale, il giornalismo ed il turismo. Un percorso poliedrico e di scoperta legato da un filo rosso: la comunicazione. La pittura è, per lei, infatti, una forma di comunicazione necessaria che ha viaggiato in parallelo con gli altri lavori svolti fino al 2015, quando decide di fare della pittura la sua occupazione principale.

Francesca è autodidatta e, dunque, senza una preparazione accademica, incasellare la sua tecnica in una definizione precisa, non è automatico. Di sicuro il materiale che predilige sono i colori ad olio che costringono alla pazienza e all’osservazione.  La ricerca di tridimensionalità è rappresentata anche dai fondi dei dipinti per i quali spesso utilizza gesso e carta di giornale, quest’ultima, in maniera più o meno velata, racconta una storia che diventa, così, parte integrante dell’opera.

Protagonista è la donna, libera, in uno spazio indefinito, una figura femminile, che riflette e danza, che scalpita e si sofferma, che diventa un tutt’uno con ciò che la circonda per poi staccarsene. Una figura isolata: la solitudine in cui ciascun corpo si trova come condizione esistenziale, ma sorretta da un universo di colori e materia, in continuo movimento e ricerca. D

Dal 2015, ha partecipato ad alcune mostre personali e  collettive ed aperto nel suo territorio l’Amiata ‘temporary shop’.

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