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Lunedì 15 aprile ore 17, inaugurazione mostra  “oltre i FIORI” di Patrizia Zuccherini

La mostra sarà visibile dal 15 al 20  aprile  e dal 02 al 05  maggio 2019 con orario 16,30- 19,30

“L’arte è lo sforzo incessante di competere con la bellezza dei fiori” 

Marc Chagall 

Un iperbolico mondo di forme e colori è il filo rosso che lega le opere di questa mostra, espresso con una sensibilità che fa di Patrizia Zuccherini una interprete sensibile e attenta della natura. Con le sue tele ci conduce a scoprire il mondo dei fiori, così ricco ed eterogeneo, fatto di mille forme e sfumature, di straordinaria e perfetta bellezza pur nella loro delicata esistenza. Osservando le grandi tele di Patrizia e le opere multimateriche che lei stessa ha sperimentato e creato per questa occasione espositiva, vediamo i soggetti filtrati attraverso la sua visione, percepiamo la familiarità che la pittrice ha per ogni specie floreale. La sua conoscenza è tale da potercele restituire trasfigurate, archetipiche, tracciate per pochi segni sintetici, che lei immediatamente traduce e impreziosisce con inserzioni di foglia d’oro e d’argento, che illuminano petali, pistilli e steli e ce ne danno una visione elevata a simbolo.  Perché Patrizia non ha bisogno di fermarsi ad una resa figurativa realistica, piuttosto procede per astrazione, insistendo sulla ricchezza della policromia e sulla pluralità delle forme più che sulla loro riconoscibilità. Non le serve di copiare la meraviglia dei fiori: è un esercizio interiore ormai appreso da tempo. Patrizia agisce proprio come chi, conoscendo perfettamente il soggetto, riesce a carpirne l’anima, il significato più profondo, gli aspetti formali più reconditi. Allora le sue tele essenzialmente ci narrano che queste creature delicate, fragili e suggestive sono un simbolo primigenio della vita e della bellezza. Ammirando i fiori riflettiamo sul ritmo delle stagioni, sulla fragilità e brevità del vivere, allusione a ciascuno di noi, creature in transito su questo pianeta. Ma allo stesso tempo questi delicati elementi ci sono di infinito conforto, perché la loro bellezza e il fatto che ritornino ciclicamente a donarci la loro spettacolarità, ci fa capire che il mondo della natura e le sue meravigliose regole è, e continuerà ad essere nonostante tutto, il vero e unico nostro conforto. Un creato quindi che assume un valore universale, facendoci riflettere che lo stupore per la bellezza è la ragione per cui vale la pena di esistere e ancora narrare di fiori. 

 

Marcella Parisi