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Katriona Munthe è una psicologa di origini anglo-svedesi, ma che da moltissimi anni vive e lavora in Maremma (ma anche a Roma, a Napoli e nel Regno Unito). È nipote del grande scrittore e medico svedese Axel Munthe. Ella raccoglie le provocazioni culturali di Robin Summa e decide di sperimentare, insieme a lui, un metodo di approccio psico-culturale volto a rivelare il volto di ognuno di noi che si cela sotto ogni maschera: ruoli, personalità, fragilità … Il tutto si traduce in una performance da non perdere, con un coinvolgimento particolare del pubblico presente.

Robin Summa è un mascheraio napoletano, laureato in filosofia alla Sorbona. È figlio di Pierangelo Summa (1947-2015), regista teatrale, burattinaio e mascheraio anch’esso, noto soprattutto negli anni ’80, a Parigi, per le sue collaborazioni con Dario Fo, con Augusto Boal (del Teatro dell’Oppresso), con i più famosi clown dell’epoca. Robin, come del resto suo padre, ha scritto molto sulle origini della Commedia dell’Arte e dei suoi protagonisti. “La maschera contiene in sé – afferma Robin – una storia, ma si carica anche del rapporto con l’attore, con l’altro (il pubblico), con la società. La maschera non nasconde ma rivela. È libertà. Ci permette di fare quello che, senza, non faremmo”.