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“Sabina Chiarello si diploma al Liceo Artistico “Andrea Da Grosseto” nel 1978. Durante la sua giovinezza ha avuto modo di viag

giare per il mondo assieme al padre, soprattutto in paesi molto poveri come l’Africa. Proprio l’Africa è stata l’ispirazione per molte delle sue opere, nella quale ha dato massima espressione della sua sensibilità e al dolore provato di fronte alla fame, alla guerra, alla violenza sulle donne. Sabina ha utilizzato la pittura come specchio del suo stato d’animo, riportando su tela le sue emozioni e la sua sensibilità, con la speranza di trasmettere un messaggio forte riguardo questi delicati temi. Negli ultimi anni, i suoi temi di pittura hanno seguito il suo cambiamento, rappresentando paesaggi, nature morte e focalizzandosi sulla scultura in argilla. L’artista polimaterica si esprime sia in due che in tre dimensioni, realizzando opere su carta, tela, tavola e sculture con vari materiali.”

 

 

CLAUDIO PAGANUCCI

“C’è sapienza nell’uso del colore, come nelle bellissime barche a vela, dipinte con pennellate più vigorose, che prendono il largo mentre l’azzurro del cielo si tinge di rosso”.

Il tema ricorrente, nelle opere di Claudio Paganucci, è il mare.

Raramente però è violento, sciaborda piano esprimendo una sottile dolcezza, come nel momento in cui le barche ritornano verso riva. I suoi colori per raccontare la natura non rimandano né ad un naturalismo esasperato né tendono ad esaltare, in maniera espressionistica, il lato emotivo della realtà.

Il sentimento c’è, ma pervade con tranquilla sicurezza la scelta coloristica e le immagini evocano un silenzio arcadico. Pochi sono i personaggi, frequentemente isolati e solitari.

In un dipinto un ragazzo, davanti a degli alberi spogli, guarda verso di noi e non verso la bianca vela che forse verrà a prenderlo.

C’è serenità e freschezza nelle opere di Paganucci, ma anche un pizzico di malinconia d’antan, sottolineata dai tratti semplificati e dall’assenza di prospettiva dei disegni infantili. C’è sapienza nell’ uso del colore, come nelle bellissime barche a vela, dipinte con pennellate più vigorose, che prendono il largo mentre l’azzurro del cielo si tinge di rosso.

Particolari vibrazioni troviamo in un’ opera dove, contro la luna rossa, tre personaggi sono sospesi alla Chagall in un vortice di tango. Ma poi torniamo ai silenzi di mare e di terra della sua amata Maremma che Paganucci ci dona, assieme a un po’ di serenità che al giorno d’ oggi non guasta.

Dianora Tinti Scrittrice e giornalista